psicoterapia

Che posto ha la psicoterapia nei progetti governativi per la salute mentale?

di Anna Maria Nicolò Neuropsichiatra infantile, Presidente della Società Psicoanalitica Italiana, Direttore della rivista Interazioni (Franco Angeli), membro del “Committee del Forum on Adolescence” della Federazione Europea di Psicoanalisi, presidente della società di Psicoanalisi della coppia e della Famiglia

La recente pandemia ha fatto emergere un rilevante disagio psichico nella popolazione mostrando la difficoltà delle strutture pubbliche a farvi fronte. Questo per certi versi è avvenuto in tutto il mondo a tal punto che l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha affermato che la tutela della salute mentale è oggi uno dei bisogni prioritari. Questo trauma collettivo ha fatto emergere nuove patologie che alcuni hanno definito ‘stress da pandemia’ e si è manifestato in vari modi . Alcuni hanno lamentato la sindrome della cuccia a causa della paura di lasciare la sicurezza della casa protettiva e altri hanno parlato di “ansia da limbo” a causa del distacco della realtà che il lockdown ha determinato ,insieme con uno stato emotivo continuo di imprevedibilità , incertezza e confusione. Patologie già esistenti si sono aggravate come la violenza e l’aggressività intra familiare in particolare contro le donne. La Società Italiana di Psichiatria e il suo Presidente professor Di Giannantonio valuta questi disturbi in termini di 300.000 nuovi casi che si aggiungono agli oltre 900000 già presenti per le richieste ordinarie.

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